AI MIEI 17 ELETTORI DI TAURIANOVA
Lettera aperta
Più volte, nei diciotto mesi trascorsi dall’ultima tornata elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione comunale di Taurianova, sono stata derisa per la mia lampante incapacità di far seder anche un solo rappresentante di Alleanza Nazionale nel locale civico consesso.
Un risultato che rimbalzato negli uffici dei leader di Via della Scrofa mi bollò come una parlamentare senza voti e che, peggio ancora, indusse persino il vertice più illuminato a ”redarguirmi” per aver provocato, pur unico deputato di questa città, ma con comportamenti poco diplomatici, l’esclusione di An dal Consiglio comunale. Ad avviso di certi, una sconfitta ancora più bruciante visto che, candidata io stessa , avevo raccolto soltanto 17 preferenze.
Ai miei 17 elettori io oggi dico grazie per il loro voto e per la fiducia accordata a chi come me è scesa in campo da sola, unica strada possibile per assolvere il mio compito politico senza infangare il buon nome di Alleanza Nazionale nelle pieghe di un consenso instabile come quello che oggi sta riportando Taurianova, primo Comune sciolto in Italia per infiltrazione mafiosa, nell’incertezza che prende piede, quando si dileguano le regole della democrazia.
So bene che per le elettrici e gli elettori di An , non avendo io conseguito il risultato sperato, il non avere rappresentanti in Consiglio comunale li ha lasciati con l’amaro in bocca.
Alleanza Nazionale non è fra le componenti arrivate al traguardo con il vincitore ma è altresì chiarissimo a tutti, soprattutto dopo le ultime vicende abbattutesi su questa città, il perché per i candidati di Alleanza Nazionale, me compresa, non ci fosse alcuna possibilità di elezione. Non era possibile perché avendo curato io stessa il codice etico per la legalità e la trasparenza amministrativa che i candidati di An a Taurianova, unico comune d’Italia, erano invece obbligati a firmare, difficilmente avremmo potuto promettere, in cambio del voto, continuità con le pratiche perpetuate dalla precedente amministrazione.
Lo ricordo a voi cari taurianovesi che mi avete votato, ma anche a quei vertici di An che hanno trovato più semplice irridere un risultato di qualità, leggendo nella mia sconfitta una patologica incapacità e non la punizione inflittami dal territorio, per ripagarmi del mio costante impegno contro la criminalità organizzata e per l’attività politica sempre posta all’insegna dell’etica e della morale.
Una chiave di lettura che era però funzionale a quel castigo politico che si infligge ai “pesi morti senza voti” e che oggi mi vede, persino in Commissione Antimafia, una parlamentare senza incarichi di responsabilità, nonostante sieda legittimamente in Parlamento per la quinta legislatura, impegnata più di sempre nella militanza che mira a snidare la politica del malaffare.
Ad alcuni vertici romani di Alleanza Nazionale vorrei soltanto ricordare che è molto più difficile vivere in alcune parti del territorio calabrese e fare politica senza “compromesso alcuno”, sfidando e denunciando uomini della ‘ndrangheta che, magari, abitano a pochi metri dalla casa in cui si risiede; così come è difficile in un contesto socio-economico degradato qual è quello di Taurianova, fare politica ponendo prioritariamente gli interessi della collettività.
E a proposito dei “risultati” incassati dai più bravi di An in Calabria, anche se è storia vecchia visto che secondo la legge vigente per il Partito delle Libertà tutto si risolve ormai con un tratto di penna su una lista da spuntare e che al momento delle candidature frulla in testa ad un qualsiasi leader organizzatore, è certamente fin troppo facile venire qui da altre regioni e, supportati dai quadri locali, fare “incetta” di voti, pur risiedendo altrove. Così come è molto facile gestire i vari “comparati” rimanendo al riparo delle scrivanie romane, mentre è sicuramente più difficile far comprendere al comune cittadino l’importanza di fare politica anteponendo la questione morale, in presenza di una mafia che non riuscendo ad eliminarti fisicamente convince persino il tuo Partito politico di appartenenza ad isolarti, tentando di sottrarti all’impegno verso la collettività nel quale ti sei cimentata a rischio della tua stessa vita.
Tanto Vi dovevo. Sinceramente
On. Angela Napoli
Taurianova, 07 gennaio 2009
Un risultato che rimbalzato negli uffici dei leader di Via della Scrofa mi bollò come una parlamentare senza voti e che, peggio ancora, indusse persino il vertice più illuminato a ”redarguirmi” per aver provocato, pur unico deputato di questa città, ma con comportamenti poco diplomatici, l’esclusione di An dal Consiglio comunale. Ad avviso di certi, una sconfitta ancora più bruciante visto che, candidata io stessa , avevo raccolto soltanto 17 preferenze.
Ai miei 17 elettori io oggi dico grazie per il loro voto e per la fiducia accordata a chi come me è scesa in campo da sola, unica strada possibile per assolvere il mio compito politico senza infangare il buon nome di Alleanza Nazionale nelle pieghe di un consenso instabile come quello che oggi sta riportando Taurianova, primo Comune sciolto in Italia per infiltrazione mafiosa, nell’incertezza che prende piede, quando si dileguano le regole della democrazia.
So bene che per le elettrici e gli elettori di An , non avendo io conseguito il risultato sperato, il non avere rappresentanti in Consiglio comunale li ha lasciati con l’amaro in bocca.
Alleanza Nazionale non è fra le componenti arrivate al traguardo con il vincitore ma è altresì chiarissimo a tutti, soprattutto dopo le ultime vicende abbattutesi su questa città, il perché per i candidati di Alleanza Nazionale, me compresa, non ci fosse alcuna possibilità di elezione. Non era possibile perché avendo curato io stessa il codice etico per la legalità e la trasparenza amministrativa che i candidati di An a Taurianova, unico comune d’Italia, erano invece obbligati a firmare, difficilmente avremmo potuto promettere, in cambio del voto, continuità con le pratiche perpetuate dalla precedente amministrazione.
Lo ricordo a voi cari taurianovesi che mi avete votato, ma anche a quei vertici di An che hanno trovato più semplice irridere un risultato di qualità, leggendo nella mia sconfitta una patologica incapacità e non la punizione inflittami dal territorio, per ripagarmi del mio costante impegno contro la criminalità organizzata e per l’attività politica sempre posta all’insegna dell’etica e della morale.
Una chiave di lettura che era però funzionale a quel castigo politico che si infligge ai “pesi morti senza voti” e che oggi mi vede, persino in Commissione Antimafia, una parlamentare senza incarichi di responsabilità, nonostante sieda legittimamente in Parlamento per la quinta legislatura, impegnata più di sempre nella militanza che mira a snidare la politica del malaffare.
Ad alcuni vertici romani di Alleanza Nazionale vorrei soltanto ricordare che è molto più difficile vivere in alcune parti del territorio calabrese e fare politica senza “compromesso alcuno”, sfidando e denunciando uomini della ‘ndrangheta che, magari, abitano a pochi metri dalla casa in cui si risiede; così come è difficile in un contesto socio-economico degradato qual è quello di Taurianova, fare politica ponendo prioritariamente gli interessi della collettività.
E a proposito dei “risultati” incassati dai più bravi di An in Calabria, anche se è storia vecchia visto che secondo la legge vigente per il Partito delle Libertà tutto si risolve ormai con un tratto di penna su una lista da spuntare e che al momento delle candidature frulla in testa ad un qualsiasi leader organizzatore, è certamente fin troppo facile venire qui da altre regioni e, supportati dai quadri locali, fare “incetta” di voti, pur risiedendo altrove. Così come è molto facile gestire i vari “comparati” rimanendo al riparo delle scrivanie romane, mentre è sicuramente più difficile far comprendere al comune cittadino l’importanza di fare politica anteponendo la questione morale, in presenza di una mafia che non riuscendo ad eliminarti fisicamente convince persino il tuo Partito politico di appartenenza ad isolarti, tentando di sottrarti all’impegno verso la collettività nel quale ti sei cimentata a rischio della tua stessa vita.
Tanto Vi dovevo. Sinceramente
On. Angela Napoli
Taurianova, 07 gennaio 2009
6 commenti:
Leggiamo nelle sue parole molta amarezza per come il Partito la sta trattando e l'ha trattata negli ultimi periodi.
E tuttavia non cadiamo nella tentazione,pur giustificabile,di chi dice che la "politica è una cosa sporca",perchè se cosi fosse Lei non sarebbe Deputato della Repubblica per la quinta volta e non godrebbe,cosi come gode,della nostra incondizionata stima.
Ha perfettamente ragione quando dice che è facile per un "Gasparri" qualunque(intendo un qualsiasi alto esponente di partito)"scorazzare" per il Corso principale di Vibo Valentia, o per quello di altre città della Calabria,per poi riprendere l'aereo e andare via lontano dalla Calabria.
E' facile per costoro venire qua,non fare nomi e cognomi di mafiosi o di cosche mafiose a cui dare la "caccia",cosi come fa Lei da innumerevoli anni a rischio della propria vita e di quella dei propri familiari.
Ma tuttavia sà benissimo e noi lo sappiamo con Lei che la stragrande maggioranza di "alti" esponenti di Allenza Nazionale in Calabria fanno parte di quello che lo scrittore Saviano definisce "o sistema".
O sistema da pappogna direi io,il sistema dell'inciucio,del compromesso losco e becero che accomuna destra e sinistra in questa Regione e tutti assieme in comunella con le cosche e con i mafiosi delle varie zone di interesse "elettorale".
Ma Lei rappresenta "un caso".
Si si,proprio un caso, con cui Alleanza Nazionale si deve confrontare.
Perchè lei non scende a compromessi.Non sta all'inciucio ed alla comunella con chicchesia.
Ed allora scoppia il "caso Napoli".(Angela Napoli)
Ed il Partito la deve punire perchè su sollecitazione degli "autorevolissimi inciucioni" esponenti di AN calabresi che a Roma parlano male della Napoli e ne fanno appunto "un caso" quelli poi si sentono autorizzati ad escluderla da incarichi di Governo e tendono ad isolarla su tutto.
Io la vedo cosi.Penso di non sbagliarmi.
Ma non sanno a Roma che Lei gode della stima di molti Calabresi onesti che ripongono fiducia incondiazionata nel suo lavoro ed in quello che lei fà.
Ed allora bisognerebbe trovare il modo di farlo sapere questo a Roma.
Per questo invito tutti i visitatori del blog e tutti quanti hanno fiducia e stima nel lavoro di Angela Napoli a voler tempestare di e-mail,lettere,fax etc etc la sede di Via della Scrofa per dire come stanno effettivamente le cose in questa Regione.
Come si fà a non vedere che quanto diceva la Napoli sulla Procura di Vibo Valentia nella sua precedente gestione,si sta dimostrando tutto vero.E lo stesso dicasi per quella di Crotone ,lo stesso dicasi per tutte le altre situazione che solo Angela Napoli ha avuto il coraggio e l'onestà di denunziare e sollevare.
Queste cose devono sapere a Roma. Su questo cercheremo di far sentire la nostra voce.
Cordialmente.
Sono davvero molto deluso e rammaricato per gli eventi negativi che si stanno verificando e che la vedono protagonista. Ma con altrettanto dispiacere, non sono sorpreso, per nulla. Questo altro non è che il naturale e ovvio finale della ormai triste storia di Alleanza Nazionale. Sinceramente provo un certo disgusto leggendo le righe della sua lettera. Alleanza Nazionale che avrebbe dovuto rappresentare, almeno nelle intenzioni di alcuni suoi leader e rappresentanti e nell’immaginario di vasta parte dell’opinione pubblica, il partito della legalità, sta miseramente fallendo (o forse ha già fallito) nei suoi intenti. Credo che con gli ultimi avvenimenti ogni ragionevole dubbio e ogni ambiguità siano stati risolti…in modo fortemente negativo, e di questo me ne dispiaccio. Mi dispiace soprattutto per Lei, Onorevole Napoli, che si sta molto impegnando per cambiare il “volto politico e morale” di questa nostra bellissima terra e che avrebbe dovuto essere supportata a spada tratta da tutti (tutti) i componenti del suo partito. Partito che fino a un anno fa era anche il mio, essendo stato io tesserato con Azione Giovani. Per cui conosco molte dinamiche interne, molte beghe e, per cosi dire, molti “lati oscuri”: lati oscuri che si sono recentemente manifestati quasi apertamente in Calabria, l’adesione al sistema di molti alti esponenti, le collusioni, i silenzi, i compromessi, l’acquisto dei voti, i trasformismi. Io purtroppo sono rimasto molto molto deluso e le mie speranze si sono infrante nel muro di ipocrisia e di falsità che si è creato con gli anni. Concordo pienamente con quanto scritto da Matteo Luzza nel precedente intervento, soprattutto nella parte in cui effettua il confronto tra chi fa politica in Calabria e si esprime come lei ha fatto, e chi invece viene solo per le campagne elettorali ottenendo anche più consensi. Inoltre, come spesso si verifica, “i voti ottenuti anche dagli stessi calabresi” sono diversi in realtà però molto simili. Quindi mi chiedo: ma se si fa parte dello stesso partito com’è che altri ottengono più consensi in realtà simili se non uguali (questo come può succedere ?!?) ?: se si parla la stessa lingua il risultato dovrebbe essere lo stesso. Ma, evidentemente, si parlano “due lingue diverse”, come se si facesse parte di due partiti diversi, che danno messaggi diversi, composti da persone diverse che hanno valori diversi. Quante diversità!
Tutto ciò che Lei diceva si sta verificando, il disappunto, le ambiguità. Ma i Signori Oscuri hanno tramato per metterLa da parte. Questo vorrà pur dire qualcosa. Onorevole Napoli non so se sia un bene o un male, dal suo punto di vista, che Lei sia uscita da AN. Dal mio, è un bene. Prenda le distanze da certi comportamenti e da certi personaggi e continui nella sua lotta. Magari in un altro partito di riferimento che fa della lotta alla mafia e alla massoneria uno dei suoi cavalli di battaglia.
Io ero un militante di Azione Giovani. Ma, consapevole che ormai ogni speranza era vana, pur essendo venuto a un suo incontro, se non sbaglio a Lamezia, ho preferito scegliere una via diversa, una via alternativa a questo sistema. Mi sono tesserato con il Movimento Sociale Fiamma tricolore e ho, finalmente, capito che forse con l’impegno giusto, con le giuste persone e con i sani valori, questa terra può essere trasformata.
Le auguro di vincere la Sua battaglia e di prendersi le Sue più che giuste rivincite contro quei venduti che completamente immersi nel sistema, con ipocrisia, hanno tramato contro di Lei e, soprattutto contro le Sue battaglie.
Mi consente un ultima domanda: Fini in tutto questo dov’era? “Forse” anche lui nel sistema?
Che amarezza…
Nella voce di tanti di destra e nei toni, c'è solo tanta amarezza. Oggi è difficile difendere Alleanza Nazionale e i tanti signorotti romani, così attenti ai capi e poco alla gente.
E nei desideri della vera destra calabrese, quella sana per intenderci, c'è un solo desiderio, non fasi cancellare e non cancellare le tante storie di militanti e gente perbene e sobria, che alla fine è la storia della destra.
Un solo desiderio, quello di poter continuare un viaggio didinteressato iniziato da tanto tempo, e il desiderio di poter continuare nelle battaglie di una esistenzaa sempre limpida.
Basta PDL, basta attendismi che potranno essere tacciati per opportunismi o peggio. Il tempo di agire è oggi, oggi dobbiamo far capire che un modo di essere non è stato cancellato, e uomini come la Napoli, ma come tanti sconosciuti sono pronti a farsi sentire.
Luciano
Mi scusi ma lei alle ultime lezioni poltiche, come è stata eletta ? Con i suoi 17 voti o con quelli (mafiosi ?) del Popolo delle Libertà ?
Egregio signor anonimo. La sua ueste offensiva stupidaggine, dimostra che in calabria c'è ancora troppa gente che vive con gli occhi bendati ed esclusivamente al saldo e al guinzaglio di pertsone che possano almeno portarti a spasso, visto che le proprie gambe servono per pensare, per non dire qualcosa a queste vicino. e
Nel ringraziare Matteo Luzza e Luigi Iacopino che conoscono da tempo tanto me quanto Alleanza Nazionale, voglio rispondere al commento dell'anonimo del 13 gennaio u.s.Intanto è bene che ricordi che i mafiosi, ancora oggi e solo per unanime volontà politica, votano e fanno votare, e lo fanno verso destra, centro e sinistra, senza distinzione, perchè in ogni parte politica hanno i loro rappresentanti.Senza dubbio i mafiosi calabresi avranno anche votato per il PDL, ma forse molti avranno dirottato i loro consensi anche verso il PD, l'UDC e il MPA.Il mio posto nel PDL era esattamente l'ottavo e credo, scusi la presunzione, di essermelo meritato e sono comunque certa che i mafiosi che hanno votato per il PDL calabrese, non lo hanno certamente fatto perchè c'ero anche io in lista.
on. Angela Napoli
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