Ai Ministri dell’Interno, della Difesa, del Lavoro, Salute e Politiche Sociali e delle Infrastrutture e Trasporti
- Per sapere – Premesso che:
- l’inchiesta “Arca”, condotta dalla DDA di Reggio Calabria, ha evidenziato gli interessi delle cosche della ‘ndrangheta, vibonesi e reggine, sui lavori di ammodernamento dell’autostrada A/3 SA-RC;
- tutti i clan avrebbero imposto una tangente del 3% sui lavori, oltre al controllo delle forniture e la gestione diretta dei subappalti;
- ditte appaltatrici ed operai che lavorano sui cantieri della A/3 e delle altre opere viarie della Calabria sono ormai messi in gravi condizioni di pericolo, alla luce dei numerosi atti intimidatori sempre più gravi;
- uno degli ultimi gravi episodi si è verificato il 6 novembre 2008, allorquando all’alba due banditi mascherati hanno aggredito e minacciato con lupare quattro operai, dell’impresa Cossi di Sondrio, impegnati nei lavori del quinto maxi lotto per il rifacimento dell’autostrada A/3 nella zona di Bagnara Calabra;
- già in passato l’impresa Cossi aveva subito altre intimidazioni, ma quest’ultimo episodio ha destato non poco allarme per le modalità d’azione;
- sempre nei primi giorni del mese di novembre 2008 la ‘ndrangheta ha attuato una gravissima intimidazione ai danni di un’ associazione di imprese che sta lavorando per ammodernare il tratto di strada che collega lo svincolo autostradale di Rosarno (R.C.) alla strada di scorrimento veloce Jonio – Tirreno;
- ignoti hanno dato alle fiamme due grossi escavatori ed una trivellatrice che erano parcheggiati nel cantiere che costeggia la vecchia strada statale che collega Rosarno a Gioiosa Jonica;
- altro atto intimidatorio, sempre nel mese di novembre 2008, è stato consumato contro cinque operai impegnati in lavori nel sito archeologico di contrada Melia di Oppido Mamertina , cittadina dell’Aspromonte reggino;
- tutte queste preoccupanti pressioni della ‘ndrangheta stando incoraggiando molte imprese ad abbandonare la Calabria;
- gli atti intimidatori, l’aumento dei prezzi sui materiali e la sospensione di alcuni lavori per “apparenti difformità documentali”, hanno già portato ad un esubero di circa 230 unità di lavoratori, con il rischio di vedere bloccati definitivamente i lavori per ammodernamento della A/3 nel tratto Gioia Tauro – Villa San Giovanni:
- se non ritengano necessario ed urgente far presidiare da un congruo numero di militari dell’esercito i cantieri autostradali al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori;
- quali urgenti iniziative intendano assumere per garantire la prosecuzione dei lavori di ammodernamento della Salerno – Reggio Calabria nel tratto reggino;
- quali urgenti iniziative intendano assumere per avviare un’adeguata normativa utile a garantire la pubblica amministrazione in tema di prevenzione dei fenomeni di infiltrazione mafiosa negli appalti.
On. Angela NAPOLI
Roma, 1 dicembre 2008
- l’inchiesta “Arca”, condotta dalla DDA di Reggio Calabria, ha evidenziato gli interessi delle cosche della ‘ndrangheta, vibonesi e reggine, sui lavori di ammodernamento dell’autostrada A/3 SA-RC;
- tutti i clan avrebbero imposto una tangente del 3% sui lavori, oltre al controllo delle forniture e la gestione diretta dei subappalti;
- ditte appaltatrici ed operai che lavorano sui cantieri della A/3 e delle altre opere viarie della Calabria sono ormai messi in gravi condizioni di pericolo, alla luce dei numerosi atti intimidatori sempre più gravi;
- uno degli ultimi gravi episodi si è verificato il 6 novembre 2008, allorquando all’alba due banditi mascherati hanno aggredito e minacciato con lupare quattro operai, dell’impresa Cossi di Sondrio, impegnati nei lavori del quinto maxi lotto per il rifacimento dell’autostrada A/3 nella zona di Bagnara Calabra;
- già in passato l’impresa Cossi aveva subito altre intimidazioni, ma quest’ultimo episodio ha destato non poco allarme per le modalità d’azione;
- sempre nei primi giorni del mese di novembre 2008 la ‘ndrangheta ha attuato una gravissima intimidazione ai danni di un’ associazione di imprese che sta lavorando per ammodernare il tratto di strada che collega lo svincolo autostradale di Rosarno (R.C.) alla strada di scorrimento veloce Jonio – Tirreno;
- ignoti hanno dato alle fiamme due grossi escavatori ed una trivellatrice che erano parcheggiati nel cantiere che costeggia la vecchia strada statale che collega Rosarno a Gioiosa Jonica;
- altro atto intimidatorio, sempre nel mese di novembre 2008, è stato consumato contro cinque operai impegnati in lavori nel sito archeologico di contrada Melia di Oppido Mamertina , cittadina dell’Aspromonte reggino;
- tutte queste preoccupanti pressioni della ‘ndrangheta stando incoraggiando molte imprese ad abbandonare la Calabria;
- gli atti intimidatori, l’aumento dei prezzi sui materiali e la sospensione di alcuni lavori per “apparenti difformità documentali”, hanno già portato ad un esubero di circa 230 unità di lavoratori, con il rischio di vedere bloccati definitivamente i lavori per ammodernamento della A/3 nel tratto Gioia Tauro – Villa San Giovanni:
- se non ritengano necessario ed urgente far presidiare da un congruo numero di militari dell’esercito i cantieri autostradali al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori;
- quali urgenti iniziative intendano assumere per garantire la prosecuzione dei lavori di ammodernamento della Salerno – Reggio Calabria nel tratto reggino;
- quali urgenti iniziative intendano assumere per avviare un’adeguata normativa utile a garantire la pubblica amministrazione in tema di prevenzione dei fenomeni di infiltrazione mafiosa negli appalti.
On. Angela NAPOLI
Roma, 1 dicembre 2008
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