giovedì 23 aprile 2009

L'incompatibilità ambientale della moglie dell'imprenditore Raffaele Vrenna

Al Ministro della Giustizia
– Per sapere – Premesso che:

- con atto ispettivo n. 4-01174 del 29 settembre 2008, l’interrogante, nel denunziare i risvolti giudiziari che hanno portato alla condanna in primo grado dell’imprenditore Raffaele Vrenna di Crotone, ha posto una richiesta specifica sulla di lui moglie Comito Patrizia, impiegata presso la Procura della Repubblica di Crotone;

- l’imprenditore Vrenna, al momento della condanna, era comproprietario con il fratello Giovanni della Società “Sovreco SpA”, con partecipazione diretta al capitale sociale di ben 6 società miste sparse in tutta la Calabria e con qualche legame anche in Campania, tutto nel settore di gestione dei rifiuti;

- dopo la condanna in primo grado , riportata dal Vrenna nel processo “Puma”, sono state cedute tutte le sue quote di partecipazione nella Società “Sovreco”, “Salvaguardia Ambientale”, “Mida” e Football Club Crotone”;

- i beneficiari, delle citate cessioni risultano i suoi familiari, tra i quali la moglie Comito Patrizia, che avrebbero creato una nuova società che a tutt’oggi non ha ottenuto il rilascio della certificazione Antimafia;

- la signora Comito Patrizia continua però a ricoprire incarichi importanti presso la Procura della Repubblica di Crotone, attendendo alle misure di prevenzione e al protocollo informatico:

- se non ritenga urgentemente di avviare la procedura di trasferimento dalla Procura di Crotone, per incompatibilità ambientale, della signora Comito Patrizia, moglie di Raffaele Vrenna ed azionista delle società delle quali il marito era proprietario prima della condanna.

On. Angela NAPOLI

Roma, 23 aprile 2009

1 commento:

Anonimo ha detto...

oN. SEI GRANDE E SEMPRE CORAGGIOSA
AUGURI DI BUON LAVORO PER L'AMATA CALABRIA