domenica 13 gennaio 2008

MALASANITA' IN CALABRIA: l'intervento dell'On. Angela Napoli e l'audizione del Ministro Turco

19 dicembre 2007 - Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati:

Audizione del Ministro della Salute, Livia Turco, sullo stato della sanità in Calabria, anche con riferimento al recente tragico evento occorso nell'ospedale di Vibo Valentia.

Interventi in video:

On. Angela Napoli - Alleanza Nazionale

On. Daniela Dioguardi - RCSE
On. Katia Zanotti - SDSE
Sen. Livia Turco - Ministro della Salute

Fonte audio: Radio Radicale http://www.radioradicale.it/ , rilasciato con licenza Creative Common attribuzione 2.5 .

3 commenti:

Anonimo ha detto...

L'unica cura che la Calabria ha bisogno è quello di mandare a casa questo GOVERNO-KILLER.
Continuano, i nostri politici,ad operare indisturbati...e si permettono anche di attaccare chi in politica è l'esempio della onestà.
Mi domando dove sono finite le istituzioni che ci devono tutelare da questo cancro,perchè non condannano coloro che rovinano, che si arricchisce sulle spalle del povero cittadino.
I magistrati, i giudici e tutti coloro che hanno le armi giuste per fermarli, perchè non agiscono.
Forse perchè la corruzione è talmente alta che la contaminazione li ha colpiti. Avere l'amico giudice e magistrato danneggia la giustizia....e poi succede che mio nonno lo arrestano perchè innaffia il giardino con l'acqua che ruba al comune o alla regione.
Ma quei politici che rubano al comune e alla regione....perchè non li arrestano mai?
VERGOGNA!!!!!!!!!!!

Salvo

Anonimo ha detto...

Parlare di malasanità in Calabria
è troppo facile e scontato.
Dopo l’ennesima vita
stroncata, tutti si chiedono come sia
stato possibile, ma tutti non si chiedono
come si sia arrivati. L’ospedale di
Vibo Valentia, semplicemente è il frutto
della nostra politica e della nostra
mentalità, perché colpevoli della morte
delle due povere ragazze sedicenni
siamo anche noi, con i nostri voti, con
la nostra cultura, con il nostro silenzio.
In questi giorni la cosa più assurda a
cui ho assistito sono state le dichiarazioni
di qualche politico, che oggi ricopre
ruoli di primo piano, che senza
vergogna e timore, ha parlato di malasanità
vibonese, ragionevolmente,
l’unica cosa che però si è dimenticato
di dire, però, è che è stato lui uno dei
promotori di questa malasanità, inserendo
all’interno dell’ospedale persone
che prima si occupavano di tutto tranne
che di sanità. Il clientelismo la fa da
padrona, così alla Provincia, come nei
vari enti pubblici, come nella sanità, il
problema sussiste perché è sul clientelismo
che è basata la nostra mentalità.
Di clientelismo è intriso l’indotto politico
con lo sfruttamento delle ignoranze
e con l’inserimento di persone poco
professionali in ruoli che non competono
loro. L’ipocrisia della politica è una
vergogna, ma ancora di più, è vergognosa
la falsità del nostro animo, della
nostra razionalità, troppo semplice
dire e parlare di malasanità , senza
poi, però, ricordarsi che tutto questo
esiste grazie a noi, all’incapacità di
non saper dire di no al politico amico,
che ci fa il favore, ma che ci uccide all’interno
di un ospedale, che aumenta
il cancro dell’economia e della delinquenza,
che si permette in momenti
difficili come questi, senza considerare
il dolore di chi piange una povera figlia,
a farsi pubblicità nonostante gli
scheletri nell’armadio, ma come si fa?
Cosa deve succedere ancora? A che
punto bisogna arrivare affinché ci si
decide a ribellarsi con forza a tutti questi
martiri?
Personalmente sono vittima della Malasanità Vibonese , che ringrazio fin da piccolo per avermi regalato un handicap che porterò a vita, ma queste sono strorie di tutti i giorni...che quasi quasi non fa notizia...
con affetto
cara Angela On. Napoli
Attilio Fiorillo

Anonimo ha detto...

De Pierro mantiene la promessa e si incatena al “Grassi”


Sit - in di protesta del presidente di Italia dei Diritti che annuncia ulteriori sviluppi sulla questione sanità

Non si è fatta attendere la voce di dissenso di Antonello De Pierro che stamattina si è simbolicamente incatenato di fronte all’ospedale di Ostia per manifestare, a nome del neo movimento“Italia dei Diritti”, contro la situazione di inadeguatezza sanitaria in cui versa il territorio del XIII municipio. A sostenerlo, il segretario romano dell’Italia dei Valori Roberto Soldà che già nei giorni scorsi aveva espresso la propria solidarietà e adesione all’iniziativa del movimento fondato da De Pierro.
Ed è proprio di fronte ai cancelli dell’ospedale di Ostia che De Pierro ha deciso di inaugurare una serie di iniziative finalizzate ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni, ovunque siano negati i diritti costituzionali del cittadino, primo tra tutti quello all’assistenza sanitaria,in parte negato agli abitanti dell’area litoranea a sud della capitale: questa costituisce un bacino di utenza che raggiunge le quattrocentomila unità, sprovvisto di un pronto soccorso pediatrico e quotidianamente subissato da richieste di intervento a cui la struttura non può oggettivamente andare incontro.
E’ questa la condizione di perenne emergenza a cui sono costretti personale sanitario e pazienti, molti dei quali provenienti dai comuni limitrofi di Ardea, Pomezia, e Fiumicino, “una situazione inammissibile per un Paese civile, frutto di un atteggiamento omissivo da parte di alcune cellule istituzionali – ha sottolineato De Pierro nel corso del sit-in. Al riguardo – ha proseguito De Pierro – intendo richiedere un incontro col direttore sanitario del “Grassi” di Ostia, al fine di intavolare un confronto con i vertici dirigenziali del settore, nel tentativo di venire a capo di una situazione sanitaria ai limiti del collasso”.