Penso
che quanto stia accadendo nella sanità calabrese non possa più rimanere
impunito né non fare accendere i riflettori della giustizia penale e
amministrativa.
I
cittadini calabresi si ritrovano con l’annosa cappa di un piano di rientro dai
disavanzi nel settore sanitario la cui attuazione, frammentaria e critica, non
solo non sta arrecando alcun beneficio economico, ma continua a minare il
diritto alla salute e alla cura di tutti.
A
fronte di ciò, in Calabria, da anni siamo costretti a registrare la presenza di
Aziende Sanitarie Provinciali commissariate per infiltrazione mafiosa ed altre
sottoposte a controlli, senza mai conseguire la totale disincrostazione degli
intrecci interni politico - mafiosi- massonici.
Risultano
in aumento i debiti delle Aziende Sanitarie nei confronti dei loro creditori ed
emergono strani accordi tra le stesse aziende ed i loro creditori sui quali, nonostante
le varie denunzie, la
Magistratura inquirente tace.
Tutto
a discapito dei cittadini gravati anche dalla cappa della malasanità.
Oggi,
a fronte di ciò e dopo le altalenanti vicissitudini sulla dirigenza dell’Azienda
Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, legate all’insana politica
dell’attuale Giunta Regionale calabrese, siamo costretti a registrare, in piena
campagna elettorale, nomine di dirigenti del settore sanitario provinciale
reggino che hanno tutto il “sapore” di “voto di scambio”.
Tra
l’altro proprio nei giorni scorsi la
Procura di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio del
presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, del Vice presidente, Antonella
Stasi e dell’assessore al Personale, Domenico Tallini, tutti coinvolti
nell’inchiesta sulla nomina di Alessandra Sarlo, moglie del giudice Vincenzo
Giglio imputato nell’inchiesta “Infinito” della DDA di Milano, a dirigente generale
del Dipartimento Controlli, compresi i controlli dei conti sulla sanità
calabrese.
Mi
domando come il Governo Nazionale possa continuare a mantenere il Presidente
della Giunta Regionale calabrese, peraltro anche coordinatore regionale del
PDL, nel suo incarico di commissario ad
acta per l’attuazione del piano di
rientro dei disavanzi del settore calabrese, manifestando così assoluto
disinteresse verso la salute dei cittadini di quella Regione.
On. Angela NAPOLI
Roma,
6 febbraio 2013
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