venerdì 22 gennaio 2010

A Reggio Calabria serve l'immediato invio di un elevato numero di militari

Il ritrovamento a Reggio Calabria nella giornata di ieri dell’automobile contenente un vero arsenale bellico propone la possibilità di letture diversificate, ma sicuramente è l’immagine della potente e pericolosa dotazione con la quale la ‘ndrangheta riesce a minare la sicurezza dell’intero territorio. Per tale motivo accanto alle encomiabili attività che Governo, Magistratura e Forze dell’Ordine calabresi stanno portando avanti, sono convinta che servirebbe l’immediato invio nella Città di Reggio Calabria di un elevato numero di militari.

On. Angela NAPOLI
Componente Commissione Nazionale Antimafia

Milano, 22 gennaio 2010

1 commento:

Giuseppe Crusco ha detto...

Gent. on. Napoli,
oltre che un calabrese disgustato dalla situazione di illegittimità in cui versa la nostra regione, sono un ufficiale del Genio in congedo e non posso che plaudire alla sua iniziativa.
I militari, che oggi sono tutti professionisti ben pagati, non devono solo servire a far bella figura al governo di turno nelle missioni all'estero: a cosa serve mandare ad Haiti una portaerei che impiegherà due settimane solo per arrivarci?... Anzi, a cosa serve una portaerei all'Italia?...
Col suo costo si potevano comprare e gestire almeno 100 nuove efficienti motovedette per facilitare il più prezioso lavoro delle Capitanerie di Porto e della Guardia di Finanza.
Perchè che i militari devono poltrire nelle caserme e non possano, ove occorre come in Calabria, essere di aiuto alle forze dell'ordine contro la criminalità che soffoca la società civile calabrese e adirittura si permette di mettere in atto messaggi intimidatori anche durante la visita del Capo dello Stato?
Chi ha buona memoria (come dovrebbe averla il procuratore Grasso) si ricordi degli ottimi risultati contro la mafia ottenuti circa venticinque anni fa impiegando l'Esercito nell'operazione "Vespri siciliani".
G. Crusco