lunedì 1 marzo 2010

Il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.

Scorrendo i nominativi di numerosi candidati interni alle liste elettorali mi sono convinta che i promotori delle stesse avranno ritenuto che le mie costanti denunzie miranti ad ottenere “pulizia”, rispettosa dell’etica e della morale, fossero dettate dalla voglia di mera pubblicità personale o, ancor di più, dalla voglia di togliermi “qualche sassolino dalle scarpe”. Coloro che hanno formato le liste, destra, sinistra e centro, probabilmente avranno immaginato che mi sarei fatta annebbiare il cervello dai proclamati codici etici, nel mentre predisponevano le candidature all’insegna del trasformismo, di prestanomi, di parenti, di indiziati, di rinviati a giudizio e, persino, di condannati.
Ho atteso, tra una smentita e l’altra, pazientemente, la pubblicazione ufficiale delle liste con la speranza di non dover deludere qualche ex colonnello romano di AN che mi aveva additata quale inutile Cassandra.
La speranza dell’attesa era stata coadiuvata dalle dichiarazioni dei Vescovi Italiani e da quelle dei numerosi cittadini calabresi convinti di poter finalmente aspirare ad una classe politica regionale degna di tal nome.
La speranza è immediatamente svanita con la lettura ufficiale delle liste. Non intendo fare nomi, non perché preoccupata da possibili querele, ma certa che il mio elenco sarebbe troppo esteso e derivante da una concezione etica e morale della politica sicuramente differente da coloro che hanno valutato le candidature.
Né la destra, né il centro, né la sinistra, però, mi potranno convincere con l’arroganza, propria di coloro che mirano a conquistare o mantenere posizioni di potere, che la Calabria debba essere destinata a mantenersi coperta dalla nube del malaffare e della corruzione.
Anche se qualcuno, a presentazione di liste avvenuta, ha finto di gridare “al lupo”, non mi ha distolta dal guardare anche gli altri “lupi” che già occupano i palazzi regionali calabresi e che, con molta probabilità, continueranno ad occuparli o da quelli, sempre “lupi”, che potrebbero giungere nelle stesse sedi!
Povera Calabria! Altro che “fresco profumo della libertà”, questa Regione sarà costretta a continuare a respirare “il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.
Sicuramente, però, senza il mio voto.

On. Angela Napoli

Taurianova, 28 febbraio 2010

2 commenti:

Ste ha detto...

Sono una calabrese ma non di destra, in realtà neanche di sinistra. Forse una volta ero tendenzialmente a sinistra ma al momento non mi riconosco in niente di quello che vedo nella realtà politica. Attualmente vivo al Milano per motivi di studio e cerco, come posso, di rimanere attenta a quello che succede in Calabria. E queste elezioni, viste da 1000 km di distanza, mi hanno lasciato la stessa sensazione che lei ha descritto alla fine del post.
Invece, ciò che vedo qui a Milano, mi porta a chiedermi cosa c'entri la destra, almeno una parte della destra, con la Lega (al di là del bacino di voti che raccoglie al nord). Manifesti elettorali storicamente imbarazzanti (per non dire altro) e nessuno dice niente. E fossero solo i manifesti quello che si vede di imbarazzante e preoccupante. Ovviamente anche nella Lega non si deve fare di tutta l'erba un fascio ma...
Probabilmente lei, di tutto ciò, ne capisce più di me.

Complimenti per il blog e per l'impegno che ci mette per la nostra regione.

Ste

Anonimo ha detto...

Cara Angela continua a denunciare tutta la corruzione politico-mafiosa che infesta questa sfortunata terra abitata da tanti agnelli ma anche da lupi famelici. Ti ammiro e ti stimo sei il simbolo della società civile che vuole pulizia e moralità nella politica.