lunedì 8 aprile 2013

RESPONSABILITA' DELLA SITUAZIONE DI "STALLO" IN CUI SI TROVA L'ITALIA


Nel novembre 2011 il sessantunesimo Governo della Repubblica Italiana, guidato da Mario Monti, nacque sulle rovine di una classe politica, compresa quella della quale facevo parte, incapace di trovare unità d'intenti per far fronte alla drammatica situazione di crisi che attraversava l'Italia.

A mio modesto parere il Presidente della Repubblica già allora avrebbe dovuto sciogliere le Camere e far svolgere le elezioni politiche.

Ritenendo comunque potesse essere finito quel bipolarismo politico muscolare che tanto male aveva fatto al Paese, PD, PDL e Terzo Polo fecero quadrato attorno al Governo Monti per cercare di attuare provvedimenti, sicuramente necessari, ma assolutamente impopolari per la Politica, il cui mondo anziché prepararsi per il "dopo Monti", lavorò solo per far spazio all'antipolitica, in grado solo di protestare!

I Partiti politici affrontarono così la tornata elettorale facendo finta di puntare sul "rinnovamento", dopodiché si preoccuparono solo di "sedere" in Parlamento senza riuscire con volontà e responsabilità ad individuare un Governo capace di far uscire l'Italia dalla situazione di "stallo" in cui è stata fatta calare!

PD e PDL, spaccati al loro interno, pensano solo a mostrare all'opinione pubblica le loro "fantomatiche" ragioni! Casini, dopo aver di fatto abbandonato l'UDC, prende le distanze da Monti. Maroni mostra con orgoglio i diamanti di Belsito acquistati con i nostri soldi. Il M5S, non avendo la più pallida idea di cosa significhi governare un Paese, pensa solo alla protesta che diventa fine a se stessa.

Mi spiace, ma personalmente ritengo che in questa situazione di "stallo" ci sia anche una parte di responsabilità del Presidente della Repubblica, il quale pur prendendo atto della irresponsabilità dei Partiti e dei Movimenti presenti in Parlamento, ha deciso di nominare dieci c.d. "saggi" con l'unico compito di prendere tempo per arrivare al 18 aprile, data prevista per l'inizio delle votazioni del nuovo Presidente.

Nel frattempo siamo costretti a registrare a fronte dell'aumento della disoccupazione e dell'emergenza in tutti i settori!

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