martedì 14 dicembre 2010

Gravissima la richiesta di archiviazione della Procura di Catanzaro per la microspia del Proc. Gratteri

Considero di inaudita gravità la proposta di archiviazione, avanzata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, dell’inchiesta sulla microspia trovata nella stanza del Procuratore aggiunto presso la DDA di Reggio Calabria, Nicola Gratteri.
Se dovesse rimanere impunita, così come si paventa, la possibilità di acquisire informazioni riservate in qualsiasi Ufficio Giudiziario, chiunque si sentirebbe garantito di poter supportare i malavitosi, a discapito di inchieste difficili e coraggiose.
Non appare sicuramente incoraggiante la proposta in questione, se si pensa, altresì, che la Procura della Repubblica di Catanzaro è titolare di tutte le indagini che fin dai primi mesi del 2010 hanno colpito la Magistratura reggina e che ancora oggi i calabresi attendano che possa far emergere le “vere e giuste” verità.

On. Angela NAPOLI
Capo Gruppo FLI Commissione Parlamentare Antimafia

Roma, 14 dicembre 2010

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se la Calabria é la triste realtà raccontata dalle cronache di tutti i giorni, buona colpa é anche del comportamento di certa magistratura regionale.
Quella che persegue i reati solo dopo le denunce di pochi coraggiosi calabresi o solo dopo che sono ampiamente provati sulla stampa, quella che giudica nello stesso foro ove esercitano parenti avvocati, quella che persegue i pubblici ministeri scrupolosi e zelanti nel loro lavoro, etc...
Insomma, quella che piace al presidente del Consiglio...

Anonimo ha detto...

Ho personalmente verificato che le denunce non sono gradite ad alcuni procuratori , che le vedono , nel migliore dei casi , come una fonte di sicuri problemi che non desiderano affrontare . Credo che le talpe dimorino stabilmente e non occasionalmente anche all'interno dell'antimafia ,deve essere terribile non sapere di chi fidarsi,per i poveri comuni cittadini e per i rari onesti inquirenti .